Le prime indiscrezioni su orientamenti e contenuti del Pacchetto sono già trapelate: le principali attese sono riversate sulla direttiva energie rinnovabili, provvedimento che si concentrerà su come arrivare a – e in teoria oltrepassare – l’obiettivo del 27% di fonti verdi nei consumi europei al 2030 (vedi i target del pacchetto clima energia 2030). Le intenzioni dell’esecutivo europeo sono di puntare soprattutto sul ruolo attivo dei prosumer. Questo significa includere misure che incoraggiano e facilitino i cittadini europei a produrre, immagazzinare e vendere la propria energia pulita.
All’insegna della semplificazione sarebbero anche gli strumenti messi a punto per gli Stati membri, sul fronte del monitoraggio e conteggio dei relativi progressi nell’energia pulita.
Non tutti le proposte trapelate però, sembrano andare nella direzione di un rinnovato impulso allo sviluppo green. Al vaglio dei revisori europei c’è anche il sistema di priorità del dispacciamento, offerto in molti Paesi europei ai produttori di eolico e fotovoltaico e introdotto con la vecchia Renewable Energy Directive 2009/28/EC. La nuova direttiva potrebbe ridurre, se non addirittura eliminare completamente, tale meccanismo.
Ma come ha chiarito lo stesso Commissario UE all’energia, Miguel Arias Cañete, “le fonti di energia rinnovabili continueranno a richiedere vari livelli di supporto. “Le tecnologie più mature – ha affermato Cañete – potrebbero essere in grado di competere senza aiuti verso la fine del prossimo decennio in determinate condizioni, ad esempio un ETS rafforzato. Ma altre, come l’energia dell’oceano o anche l’eolico off-shore, potrebbe potrebbero ave bisogno di un sostegno per un periodo di tempo più lungo”.
Per questo motivo, nell’ambito della nuova direttiva sulle energie rinnovabili, spiega la Commissione, verrà fornito un quadro chiaro e stabile in cui gli Stati membri si potranno muovere per concedere un sostegno ai progetti rinnovabili.
Questo quadro garantirà che gli aiuti siano assegnati “solo a costi contenuti e in modo tale da non creare distorsioni del mercato. È per questo che cercheremo di promuovere l’uso delle aste per richiedere gli incentivi”.
Altro elemento portante del Pacchetto Invernale, sarà la direttiva sull’efficienza energetica che dovrebbe alzare il tiro appoggiando un obiettivo indicativo in materia di risparmio energetico del 30% entro il 2030, anziché del 27%. Tra le proposte in materia di efficienza energetica appare anche l’iniziativa Smart Finance for Smart Buildings, creata per aiutare i finanziamenti degli interventi di ristrutturazione riqualificazione e nuovi metodi di calcolo per i consumi energetici degli edifici.
fonte: www.rinnovabili.it