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31 Gen

STRATEGIA EUROPEA IN AMBITO DI MOBILITA' ELETTRICA

La Commissione Europea ha emesso un documento mirato allo sviluppo e alla diffusione di una mobilità sostenibile, volta a incentivare l’uso dei cosiddetti carburanti alternativi presso tutti i paesi dell’Unione Europea, in modo da ridurre la grande dipendenza dal petrolio (l’Europa acquista l’84% del petrolio che consuma) e adempiere agli obiettivi imposti dal protocollo di Kyoto in ambito di riduzione delle emissioni di CO2 proveniente dal settore dei trasporti.

Tra gli obiettivi del progetto vi è la creazione in tutta Europa di nuove stazioni di rifornimento di carburanti alternativi (GPL, metano e biocarburanti) e stazioni per la ricarica di veicoli elettrici. Attualmente sul territorio europeo si contano poco più di 11.700 colonnine: lo scopo è di installare almeno 800 mila punti di ricarica entro il 2020. La situazione relativa ai punti di ricarica varia sensibilmente all’interno dell’UE: i paesi leader sono Germania, Francia, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito. Nell’ambito di questa proposta, per ogni Stato membro sarà stabilito un numero minimo di punti di ricarica che utilizzeranno lo stesso tipo di connettore: per esempio per quanto riguarda l’Italia, l’obiettivo è di avere entro il 2020 una rete di 125.000 punti di ricarica (quasi dieci volte i 1.350 esistenti nel 2012) per alimentare i 130.000 veicoli elettrici che, secondo le stime, saranno in circolazione entro il 2015. Si spera in questo modo che una rete capillare di punti di ricarica possa indurre la produzione su larga scala di automobili elettriche a prezzi ragionevoli. 
Il documento coinvolge anche un altro aspetto fondamentale legato alla mobilità: lo standard di ricarica. Per porre fine all’incertezza del mercato, oggi la Commissione ha annunciato l’uso del connettore di Tipo 2 come standard comune per tutta l’Europa. 
La Commissione Europea dichiara che “le auto ibride non plug-in (non in grado di ricaricarsi da una presa elettrica) sono poco efficienti nell'ambito della riduzione delle emissioni, quindi non rientranti nella categoria di mobilità alternativa e delle misure previste per incentivarne la diffusione” e continua affermando che "la tecnologia dei veicoli elettrici è matura, e l'obiettivo degli stati membri è di raggiungere gli 8-9 milioni di veicoli elettrici su strada entro il 2020", infine continua affermando che “i veicoli elettrici svolgeranno un'importante funzione di accumulo energetico e stabilizzazione della rete, all'interno delle famose SmartGrids”.
Questo documento dimostra come le vetture elettriche siano al centro dell'attenzione e come si stia spingendo per la loro diffusione in modo reale. È arrivato il momento giusto, la tecnologia c'è ed anche la volontà di diffusione.